L’assunzione quotidiana di Aspirina non riesce a prevenire infarto, ictus negli anziani senza malattia cardiaca
Uno studio clinico di ampie dimensioni, effettuato in Giappone, non ha evidenziato nell’arco di 5 anni alcuna associazione tra l’assunzione una volta al giorno, di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) a basso dosaggio e il rischio di infarto, ictus o morte negli anziani.
Lo studio era stato disegnato per valutare l'impatto di 100 mg di Acido Acetilsalicilico al giorno sul rischio cardiovascolare nella popolazione anziana giapponese.
Quasi 14.500 pazienti di età compresa tra 60 e 85 anni hanno preso parte allo studio.
Ogni partecipante presentava fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, ipercolesterolemia o diabete mellito, ma non aveva diagnosi di malattia cardiaca.
La metà dei pazienti è stata assegnata in modo casuale ad assumere Acido Acetilsalicilico al giorno, mentre l'altra metà ha assunto placebo.
Dopo un follow-up di poco superiore a 5 anni, lo studio è stato interrotto quando non è stato riscontrato alcun significativo effetto benefico dell’Acido Acetilsalicilico rispetto al placebo.
Il rischio di infarto, ictus e mortalità è risultato simile nel gruppo Acido Acetilsalicilico e placebo.
Secondo gli Autori l’Aspirina a basso dosaggio, assunta una volta al giorno, non riduce in modo significativo il rischio cardiovascolare nei pazienti giapponesi di età superiore ai 60 anni senza diagnosi di malattia cardiaca.
E’ invece dimostrato che basse dosi di Aspirina siano efficaci nella prevenzione secondaria per ridurre il rischio di eventi cardiaci.
E’anche possibile che l’Aspirina assunta quotidianamente possa essere efficace per prevenire le malattie cardiache, ma il beneficio non sarebbe sufficientemente grande.
Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio quali individui possono trarre beneficio dall’uso di Aspirina a basso dosaggio, una volta al giorno. ( Xagena2014 )
Fonte: Journal of American Medical Association, 2014
Cardio2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Rischio di ictus a lungo termine nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale
I pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) corrono un rischio maggiore di eventi tromboembolici, ma le prove sul...
L-Arginina nell'encefalopatia mitocondriale, acidosi lattica ed episodi simili a ictus
La gestione dell'ictus nel contesto della malattia mitocondriale primaria è clinicamente impegnativa e le migliori opzioni di trattamento per i...
Ticagrelor rispetto a Clopidogrel nei portatori del gene CYP2C19 con perdita di funzione con ictus o TIA
I confronti tra Ticagrelor ( Brilique ) e Clopidogrel ( Plavix ) per la prevenzione secondaria dell'ictus nei portatori del...
Relazioni stimate dose-risposta per la Vitamina-D con malattia coronarica, ictus e mortalità per tutte le cause
Gli studi randomizzati sull'integrazione di Vitamina-D per le malattie cardiovascolari e la mortalità per tutte le cause hanno generalmente riportato...
Rischio di ictus ischemico nei pazienti con malattia da coronavirus 2019 COVID-19 rispetto ai pazienti con influenza
Non è chiaro se la malattia da coronavirus 2019 ( COVID-19 ) sia associata a un rischio più elevato di...
Rischio di ictus e demenza nei pazienti con e senza fibrillazione atriale e malattia arteriosa carotidea
I pazienti con malattia arteriosa carotidea con e senza fibrillazione atriale sono a rischio di ictus. I pazienti con fibrillazione...
Effetto dell'ablazione transcatetere versus terapia antiaritmica su mortalità, ictus, sanguinamento e arresto cardiaco nei pazienti con fibrillazione atriale: studio CABANA
L'ablazione transcatetere è efficace nel ripristinare il ritmo sinusale nella fibrillazione atriale ( AF ), ma i suoi effetti sulla...
Cardiopatia atriale nei pazienti con ictus embolico di origine inderminata e altre eziologie di ictus
Sono stati studiati la prevalenza e i determinanti clinici della cardiopatia atriale nei pazienti con ictus embolico di origine indeterminata...
Effetto della coesistenza di malattia vascolare sul rischio a lungo termine di eventi ricorrenti dopo attacco ischemico transitorio o ictus
Si è determinato se i pazienti con attacco ischemico transitorio ( TIA ) o ictus ischemico con malattie cardiovascolari coesistenti...